obblighi a carico del titolare del sito internet
Dal 2016 tutti i siti che utilizzano cookies di profilazione devono comunicarlo preventivamente ai visitatori. Chi non lo fa può incorrere in sanzioni pecuniarie. Ma come si fa a sapere se il sito usa cookies di profilazione? E se li usa, come bisogna fare per essere in regola?
Per consentire ai siti di vendita di offrire e promuovere prodotti e servizi il più possibile affini alle preferenze dell’utente, si sono costituite delle reti mondiali che associano tra loro siti di vendita, siti di pubblicità e siti di contenuti.
Come funziona il meccanismo?
L’utente naviga in internet e visita i siti che offrono i contenuti che lo interessano di più. Il sito visitato registra i dati del navigatore (pagine visitate, località geografica di provenienza, lingua parlata, interessi manifestati etc.) e installa nel pc del navigatore un piccolo file che riassume in sè tutti questi dati (è questo il famoso cookie).
Quando lo stesso visitatore entra in un sito di vendita convenzionato con un sito di pubblicità, legge il cookie e passa i dati al sito di pubblicità che provvede a profilare l’utente dal punti di vista commerciale. In questo modo, il sito di vendita, sarà in grado di proporre all’utente prodotti affini alle sue preferenze.
Da parte sua, il sito di pubblicità aggiungerà al cookie un codice che consentirà di classificare il visitatore in ottica commerciale: in questo modo, tutti i siti di vendita convenzionati con il sito di pubblicità, saranno in grado di decodificare il codice e riconoscere l’utente, leggendo le sue preferenze.
Considerazioni
Questo sistema è quello che vi mostra la pubblicità dei prodotti che avete cercato o acquistato on line anche quando visitate siti diversi da quelli dove avete trovato quei prodotti.
Questo sistema è utile all’utente perchè lo facilita nella ricerca dei prodotti, ed è ancora più vantaggioso per il venditore, in quanto garantisce un rendering più alto nelle vendite on line; si tratta, tuttavia, di un sistema “invasivo” perchè installa nel PC del navigatore un file invisibile.
Per questo motivo, il garante della Privacy, impone ora a tutti i siti che impiegano questa tecnologia di richiedere preventivamente il consenso all’utente.
Praticamente
Il consenso, quindi, va richiesto solo per i cookies di profilazione.
A questo punto, per sapere se nel vostro sito dovete attivare la richiesta di consenso, sarà sufficiente verificare se nel vostro sito si fa uso di cookies di profilazione.
Quali sono i cookies di profilazione?
Per saperlo, è necessario visitare il sito del garante della privacy, garante privacy.

Sito responsivo unico o doppio sito? In alcuni casi è sufficiente modificare il sito esistente in modo che si adatti fluidamente a tutti gli schermi (dallo schermo grande dei PC allo schermo piccolo degli smartphone), in altri casi è consigliabile realizzare una versione dedicata agli smartphone. Clicca qui per saperne di più

Dal 2016 tutti i siti che utilizzano cookies di profilazione devono comunicarlo preventivamente ai visitatori. Chi non lo fà può incorrere in sanzioni pecuniarie. Ma come si fà a sapere se il sito usa cookies di profilazione? E se li usa, come bisogna fare per essere in regola? Clicca qui per saperne di più.

Gli aspetti da verificare sono molteplici e non è solo una questione di visibilità: verifica come Google vede il tuo sito e se ha capito l’attività che svolgi. Alcune pagine del tuo sito sono visibili e tu non vuoi: come fare per comunicarlo a Google? Clicca qui per saperne di più.

Un sito non può rimanere fermo, i suoi contenuti dovrebbero periodicamente essere aggiornati: a richiederlo sono i motori di ricerca, ma anche la necessità di competere con la concorrenza. Clicca qui per saperne di più.